Tengono nei primi mesi dell’anno le vendite del vino nella Grande distribuzione (Gdo), mentre è molto forte la sofferenza tra i piccoli e medi produttori fornitori di Horeca (hotel, bar, ristoranti, enoteche, catering, ecc). In tempi di lockdown la Gdo si afferma quindi come canale unico di ‘resistenza’ per il vino italiano. Il riscontro viene dai dati Iri-Vinitaly (1 gennaio-19 aprile) con vendite +8% a volume e circa +7% a valore, con tenuta (+7,6%) dei vini a denominazione e crollo degli spumanti (-38%), tranne il Prosecco. Tra i più venduti il Lambrusco, davanti a Montepulciano d’Abruzzo, Chianti Docg ( +6,9%), Sangiovese, Barbera. Tra i grandi fornitori della Gdo i due giganti cooperativi della Romagna, Terre Cevico e Caviro, gruppi da 167 e 330 milioni di euro, in grado di proporre una gamma completa di prodotti, dal vino in brik (marchi San Crispino, Tavernello) alle bottiglie Doc e Igt a prezzi super-competitivi… Articolo completo